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I lavori per la sostituzione dei serramenti e degli infissi rientrano quindi in questi incentivi fiscali? Vediamolo insieme.
L’articolo 119-ter del decreto Rilancio, introdotto dall’articolo 1, comma 42, della legge di Bilancio 2022, ha introdotto la nuova agevolazione che si aggiunge alla detrazione già prevista – nella misura del 50% – per gli stessi interventi.
La norma che regola l'agevolazione per l'eliminazione delle barriere architettoniche:
Interventi per il superamento e l'eliminazione della barriere architettoniche in edifici esistenti che rispettino i requisiti del DM 236/1989. Sono agevolabili anche gli interventi di automazione degli impianti funzionali ad abbattere le barriere architettoniche e le spese correlate. La spesa massima è di: € 50.000 per gli edifici unifamiliari e le unità funzionalmente indipendenti, € 40.000 per unità negli edifici da 2 a 8 UI, € 30.000 per unità negli edifici da più di 8 UI.
La detrazione va quindi ripartita in cinque quote annuali con le seguenti soglie massime di spesa:
Il bonus barriere architettoniche nel 2023 e fino a fine 2025 può essere quindi utilizzato per la sostituzione degli infissi. L'importante è tenere conto e rispettare i requisiti richiesti previsti dal D.M. 263/1998. Per gli infissi, le porte, le finestre e le porte-finestre devono infatti essere facilmente utilizzabili. I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando poca forza.
Nello specifico, per quanto riguarda le porte, la luce netta della porta di accesso di ogni edificio deve essere di almeno 80 cm, mentre quella delle altre porte deve essere di almeno 75cm. L’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm).
Per le finestre invece l’altezza delle maniglie o del dispositivo di comando deve essere compresa tra 100 cm e 130 cm (consigliata 115 cm). Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante degli infissi esterni devono essere usate esercitando una pressione non superiore a 8 kg.
Ecco quali sono gli interventi agevolabili.
No, non è necessario che all'interno dell'unità immobiliare o nell'edificio siano presenti persone con disabilità. Gli interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche sono riconosciuti per l'agevolazione del 75%.
Per quel che riguarda la fattura, anche se gli infissi rientrano tra i beni significativi, l’intero appalto prevede l’applicazione dell’aliquota ridotta al 4%. Inoltre, occorre considerare che l’aliquota IVA del 4% “è un’agevolazione oggettiva”, ciò significa che l'applicazione dell'aliquota ridotta è svincolata dalla circostanza secondo cui l'acquirente sia il soggetto con disabilità.
I vantaggi del bonus 75% per l'eliminazione delle barriere architettoniche sono molti: è dedicato a tutti i contribuenti, prevede una detrazione del 75% sull'importo della spesa, un'aliquota IVA al 4% e può essere utilizzato per la ristrutturazione del bagno, per la sostituzione di infissi e serramenti e per tutti gli interventi volti al miglioramento dell'accessibilità di un edificio.
In conclusione si può dire che il bonus barriere architettoniche può essere un'opportunità se si rispettano i requisiti e le condizioni stabilite dalla norma. Inoltre, può essere accostato al Bonus Casa e all'Ecobonus, con detrazioni al 50%.